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Crescono le morti per le diagnosi oncologiche mancate?

Le mancate diagnosi oncologiche potrebbero gravare sulla conta dei morti. In questi mesi infatti, a causa del Covid-19 le malattie croniche sono state trascurate

In questi mesi di pandemia, molte sono le preoccupazioni legate alla mancata aderenza alle cure di malattie croniche ed agli screening necessari a diagnosticare varie patologie oncologiche.  Secondo una analisi previsionale dell’Institute for Human Data Science di IQVIA, relativa agli USA entro i primi 6 mesi di questo anno 2020 negli Stati Uniti più di 80.000 diagnosi di 5 tra i tumori più importanti e comuni potrebbero saltare o essere ritardate a causa di Covid-19. I dati emergono dal database (che raccoglie oltre 200 milioni di pazienti) e che misurano le oltre 1,7 miliardi richieste di rimborso di spese mediche di IQVIA, che include 1,7 miliardi di richieste di rimborso di servizi sanitari ricevuti annualmente. I tumori considerati sono: mammella, polmone, cervice, colon-retto e prostata. Ad inizio aprile i tassi di screening e di monitoraggio di questi tumori sono risultati inferiori per una percentuale compresa tra il 39% ed il 90% rispetto a febbraio (mese basale). Con i tassi di positività attuali, le stime precise di diagnosi oncologiche mancate o ritardate da inizio marzo fino a inizio giugno sarebbero di 36.000 casi per la mammella, 450 per il polmone, 2.500 per la cervice uterina, 18.800 per il colon-retto e infine 22.600 per la prostata. Durante questo periodo trimestrale i test che saranno annullati o rinviati sarebbero 22 milioni solo per questi 5 tumori.

Seppur basandosi su dati previsionali, quindi non certi, i numeri indicati rappresentano fonte di enorme preoccupazione e potrebbero andare a gravare sulla conta dei morti causata dalla pandemia Covid-19 seppure in modo indiretto. A breve dovrebbero essere indicati dati simili anche per il nostro paese, con la speranza però che un SSN come quello Italiano sia stato in grado di limitare le difficoltà presenti in altri paesi come gli USA, dove l’organizzazione sanitaria è ben diversa e probabilmente meno vicina alla maggioranza dei cittadini.

Ovviamente ci vorranno mesi per sapere la reale gravità della situazione dovuta a queste mancate diagnosi oncologiche.

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